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“Segnaposti: alcune eccezioni alla regola”

Durante le cene di Natale della mia famiglia i segnaposti erano d’obbligo. Non avevano una reale utilità, ma avevano il potere di rendere quel momento ancora più solenne.

Sarà per questo che, oggi, i segnaposti continuano ad affascinarmi.

Rispetto al Galateo su come gestire i segnaposti (che potete trovare qui) ci possono essere delle eccezioni dettate dal buonsenso o, semplicemente, dalla volontà di passare realmente una bella serata.

Se il Galateo prevede due persone vicine ma voi sapete che non hanno nulla in comune e finirebbero per non scambiarsi nemmeno una parola, creando magari dell’imbarazzo a entrambi, è giusto sovvertire alle regole e posizionare i due commensali in posti lontani.

Allo stesso modo, se due persone destinate a stare vicine non si sopportano o possono avere degli argomenti sui quali sicuramente potrebbero discutere animatamente (religione, politica o altro) è più che consigliato modificarne la posizione. Gli altri invitati ringrazieranno.

Infine, se sapete di avere un ospite straniero è importante accertarsi di mettere al suo fianco persone che sappiano parlare la lingua così da metterlo a suo agio.

Insomma, il Galateo va bene, ma il buonsenso è sempre meglio.

 

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