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“Sei depresso? Bevi tè!”

Tsing-Nung, imperatore della Cina, oltre quattromila anni fa diceva: ” Il tè sveglia il pensiero, rinfresca il corpo e tranquillizza i nervi. Quando sei depresso, il tè di dà di nuovo forza e coraggio”.

Pare che il tè provenga proprio dalla Cina, dove veniva usato anche come pianta medicinale. Altre filosofie di pensiero, invece, vogliono che il tè sia di origine indiana a causa di alcune antiche favole che narrano di un certo “tè divino”.

Tornando ai giorni nostri, il primato di esportatore di tè è passata negli anni dalla Cina all’India che, favorita dal clima, riesce a far crescere e produrre quello che è probabilmente il miglior tè al mondo.

In passato, in Europa, il tè era molto usato come medicinale soprattutto dagli Olandesi. Negli altri paesi, invece, veniva venduto a prezzi così alti che era inaccessibile ai più. Il tè, quindi, era un bene riservati alle persone ricche e benestanti. Non a caso il re Luigi XIV fu uno dei primi accaniti consumatori ed estimatori di questa bevanda. Non si può dire lo stesso di alcune dame del re che ritenevano il sapore del tè molto simile a quello del fieno e del letame. Indubbiamente un abbinamento poco invitante.

La raccolta più pregiata di tè viene chiamata “tè imperiale” e avviene nel periodo di marzo-aprile, ovvero quando le foglie sono piccole e tenere.

(fonte: Il Galateo: Roberta Bellinzaghi – Photo by Mike Kenneally on Unsplash)

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